Lissa Maria Grazia

 

 

Lissa Maria Grazia, nata a Posina (VI) nel '55, arriva a Padova per concludere il Liceo Classico ed iscriversi a Lettere e Filosofia laureandosi con una tesi in Arte Contemporanea. Ed è proprio lo studio dell'Arte a renderla consapevole di un suo preciso stato d'animo: essere spettatrice non era più sufficiente, bisognava diventare artefici.

Verso la metà degli anni settanta si collocano i primi quadri ad olio, nel 1979 i primi quadri a rilievo con l'utilizzo di materiali sintetici. Nella primavera del 1991, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del comune di Vigonza realizza la sua prima personale di pittura nelle sale della Biblioteca Comunale. Per un paio d'anni disegna anche vignette di satira che vengono  pubblicate sul Gazzettino, ma dal '99, finalmente entra  nella sua produzione artistica la terra. Di lì a poco prendono forma i pannelli, i bassorilievi, i busti a tutto tondo con cui partecipa a varie mostre e collettive nel Veneto e in varie parti d'Italia, ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Dopo aver fatto parte del gruppo Forma e Colore con cui ha condiviso mostre a Venezia, Belluno, Verona, nel 2010 apre una galleria laboratorio a Stra (Ve). Dal  2014 inizia ad esporre alla Fiera d'Arte delle Dolomiti a Longarone, condividendo importanti collettive nella Barchessa Villa Quaglia della galleria Web Art di Treviso. Nel 2015 espone a Udine alla galleria Artime, nel contempo prosegue con soddisfazione la sua presenza alla Fiera delle Dolomiti e a marzo 2017 riceve un Premio Scultura - Arte Fiera Dolomiti. A novembre 2017 espone  con successo al Contemporary Art Talent Show della Fiera Arte Contemporanea di Padova entrando in contatto con affermate gallerie italiane. Tramite la sua pagina Facebook  e un sito personale cura, da qualche anno, soddisfacenti contatti internazionali.

“Con ironia e cultura questa scultrice lascia che l'anima emerga naturalmente dall'involucro per diventare diretta espressione dell'animo umano. Natura ed arte non hanno più confini, evidenti gli accenti pittorici frutto di un meditato lavoro di ricerca: perfetto l'equilibrio fra luce ed ombra che crea momenti di autentico lirismo”.

dott.ssa Gabriella Niero

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